COCCIGLIA
COCCIGLIA (353 m s.l.m. - abitanti 104)
Questo paese sorse sulla terra posseduta, forse, da un colono romano di nome Cocilius.
Gli anziani tramandano la leggenda dell'eroe Chiarello, che fu ucciso, in una non bene precisata epoca, in un agguato tesogli dalle soldatesche del vicino paese di Palleggio, guidate dal rivale Palledoro. Cocciglia, come Pal-leggio, aveva la funzione di vigilare sulla strada che portava nella Controneria e anch'esso era assai ben fortificato come sembrano dimostrare i resti delle mura. Si entra in paese da una porta sul cui stipite destro si vuole intravedere, scolpita nella pietra, l'immagine di Chiarello. Di là da una seconda porta, un androne ci conduce all'interno dell'abitato che conserva ancora quasi intatto il fascino e la suggestione d'antico fortilizio. Le strette viuzze portano nella parte alta del paesello, dalla quale si può godere un ampio panorama. La Chiesa Parrocchiale di S. Bartolomeo ha origini romaniche che si scorgono sulla fiancata destra. La torre campanaria è architettonicamente alquanto ardita, perché è stata impostata su di un arco che appoggia da un lato sul muro della canonica, dall'altro su di un architrave. La pianta, ad unica navata molto raccolta, ha due altari lignei che delimitano il presbiterio, sormontati da tele secentesche rappresentanti S.Antonio col Bambino e la Madonna del Rosario con S. Domenico e S. Caterina da Siena. L'altare maggiore è adornato da una tela raffigurante il martirio di S. Bartolomeo. Fra Cocciglia e Limano, sulla strada del Brennero, merita fare una sosta per osservare l'Oratorio di S. Rocco che troviamo alla nostra destra. Esso fu costruito nel 1532 e conserva un coevo affresco della Crocifissione.